Se esaminiamo gli ultimi dati sul settore turistico forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat), che includono informazioni sugli arrivi, le partenze, le permanenze medie e la capacità delle strutture ricettive in Italia, emerge una costante crescita del flusso di viaggiatori provenienti da altri Paesi che scelgono di soggiornare nelle nostre regioni. Questo conferma la notevole attrattiva turistica dell’Italia e il proliferare di numerose strutture ricettive.
Un aspetto di particolare interesse è l’importanza delle strutture extralberghiere nella formazione di queste statistiche, che sono quattro volte più numerose rispetto agli alberghi tradizionali e ai residence. Questo fenomeno è in gran parte dovuto alla crescente necessità e volontà di creare nuove opportunità di guadagno e di imprenditorialità nel settore turistico. Si pensi agli ostelli, ai campeggi, ai rifugi, agli agriturismi, ai bed and breakfast, alle case vacanze e ad altre forme di alloggio non classificate. Tuttavia, queste iniziative non sono ancora adeguatamente supportate da misure concrete in linea con il loro effettivo potenziale di accoglienza.
In risposta alle prospettive di crescita del settore turistico, che dovrebbe essere un motore trainante dell’economia, molte persone, in particolare coloro che dispongono di una seconda unità abitativa, stanno pensando di destinare queste proprietà all’uso turistico, ad esempio come bed and breakfast o case vacanze.
L’aumento delle diverse soluzioni di alloggio può essere giustificato non solo dalla diversa gestione di queste attività, ma anche dai vantaggi fiscali spesso concessi a queste forme di impresa, che sono generalmente più favorevoli rispetto alle attività commerciali tradizionali.
Ora esaminiamo le differenze tra un’attività di bed and breakfast gestita in modo non imprenditoriale e una gestita in modo imprenditoriale, oltre ai relativi vantaggi.
Differenze tra B&B occasionale e B&B imprenditoriale
Iniziamo con il chiarire che gestire un bed and breakfast (B&B) implica mettere a disposizione dei visitatori parti della propria residenza privata, fornendo servizi di alloggio e colazione per un numero limitato di ospiti.
Va notato che le normative regionali spesso differiscono da quelle nazionali quando si tratta di stabilire il numero di stanze o posti letto destinati all’alloggio. Pertanto, è prudente consultare le disposizioni più aggiornate prima di procedere.
È importante capire che è possibile gestire un B&B senza aprire necessariamente una Partita IVA, cioè in modo non imprenditoriale. Questo è valido solo quando l’attività viene svolta in modo saltuario, occasionale e non continuativo, senza organizzare l’attività con mezzi tipici di un’impresa professionale. In questo caso, non è richiesta alcuna comunicazione formale, né la registrazione presso l’Agenzia delle Entrate o la Camera di Commercio.
Quali sono i criteri da seguire per considerare un’attività come occasionale? Gli indicatori includono:
- Affitto occasionale e non continuativo delle stanze;
- Possedere altre fonti di reddito come lavoro dipendente o altra attività professionale;
- L’immobile deve essere destinato in via prioritaria all’uso personale del titolare o dei suoi familiari.
- Coinvolgimento dei familiari nell’erogazione di servizi agli ospiti (pulizia delle stanze, preparazione delle colazioni, ecc.).
- Offerta minima o assente di servizi aggiuntivi.
- Pubblicità minima o assente, non periodica e ricorrente.
Ogni situazione è unica e sarà l’Agenzia delle Entrate a valutare se l’attività rientra in quella occasionale, in base a questi o ad altri indicatori. Se tali criteri vengono rispettati, non sarà richiesto l’apertura della Partita IVA e l’attività potrà essere svolta in modo occasionale.
Per quanto riguarda il trattamento fiscale dei proventi dell’attività di B&B non imprenditoriale, i ricavi derivanti da questa attività sono considerati redditi diversi. Si calcolano dalla differenza tra i proventi realizzati e le spese documentabili, come l’approvvigionamento di generi alimentari, il materiale per la pulizia e le relative spese.
Dal punto di vista fiscale, l’unico obbligo da rispettare riguarda il rilascio di una ricevuta con una marca da bollo da 2 € sull’originale se l’importo incassato supera i 77,47 €. Inoltre, devi conservare la documentazione che attesta le spese relative all’attività e dichiarare il reddito netto, al netto delle spese, nel quadro RL della dichiarazione dei redditi. Il reddito è soggetto a tassazione IRPEF (imposta sul reddito delle persone fisiche) in modo ordinario.
Da notare che, a differenza delle attività imprenditoriali, l’attività di B&B svolta in modo non imprenditoriale non comporta gli altri adempimenti fiscali e amministrativi richiesti dalle aziende, il che può essere considerato un vantaggio per coloro che vogliono mettere a disposizione le proprie strutture solo per alcuni mesi all’anno.
Se, al contrario, non si verificano le condizioni per gestire un bed and breakfast (B&B) in modo occasionale, allora sarà necessario avviare l’apertura della Partita IVA, che comprende affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, bed and breakfast, residence e alloggio connesso alle aziende agricole.
Gli indicatori principali che caratterizzano un’attività di B&B come imprenditoriale includono:
- Esercizio abituale, professionale ed esclusivo con un elevato ricambio di ospiti;
- L’assenza di altre attività “prevalenti” (come lavoro dipendente o professione autonoma);
- L’uso dell’immobile principalmente per scopi abitativi degli ospiti;
- L’impiego di uno o più collaboratori per fornire servizi agli ospiti;
- L’offerta di servizi aggiuntivi oltre a quelli minimi richiesti (come noleggio di biciclette o attrezzature sportive, servizi di interpretariato, convenzioni con piscine, biglietti, ecc.);
- Una pubblicità intensiva e regolare (su riviste, periodici, Internet).
Per quanto riguarda il trattamento fiscale dei proventi derivanti dall’attività di B&B gestita in modo imprenditoriale, questi sono considerati reddito d’impresa. Pertanto, sono soggetti a tassazione secondo le norme ordinarie.
In sintesi, se l’attività di B&B è svolta in modo occasionale, non è necessaria l’apertura della Partita IVA e i proventi sono considerati redditi diversi. Tuttavia, se l’attività è gestita in modo imprenditoriale, è necessario aprire la Partita IVA e i proventi sono considerati reddito d’impresa, soggetto a tassazione ordinaria come una normalissima impresa a seconda della tipologia adottata.
Come aprire un Bed and Breakfast con Partiva IVA
Aprire un Bed and Breakfast (B&B) con Partita IVA è un’opzione interessante per coloro che desiderano avviare una piccola attività di ospitalità. Di seguito, affronteremo i passi necessari, dai requisiti iniziali alla registrazione della Partita IVA e alla gestione dell’attività e una stima dei costi associati.
- Scelta della location e disponibilità dell’immobile: inizia con la ricerca di un’adeguata location per il tuo B&B. Valuta attentamente la posizione, l’accessibilità ai luoghi di interesse turistico e la domanda turistica nella zona. Scegli un’abitazione o un edificio adatto alle tue esigenze;
- Titolo di possesso: è essenziale essere in regola con il titolo di possesso dell’immobile. Puoi essere proprietario, locatario o avere il consenso del proprietario per utilizzare la struttura come B&B. Assicurati di avere una copertura legale;
- Licenza di apertura: contatta l’ufficio competente del tuo comune per richiedere la licenza di apertura per il tuo B&B. Le autorità locali verificheranno la conformità della struttura agli standard di sicurezza e igiene e potrebbero richiedere alcune modifiche;
- Registrazione della Partita IVA: devi registrare la tua attività come imprenditore individuale o costituire una società a responsabilità limitata (SRL). Questa è una delle fasi in cui otterrai una Partita IVA. Puoi farlo presso l’Agenzia delle Entrate locale o attraverso un intermediario fiscale;
- Registrazione al Registro delle Imprese: se hai creato una SRL, dovrai registrarla presso il Registro delle Imprese competente. Questa procedura comporta la compilazione di moduli specifici e il pagamento delle tasse corrispondenti;
- Contabilità e tasse: tieni una rigorosa contabilità delle entrate e delle spese del tuo B&B. Sarà necessario presentare dichiarazioni fiscali periodiche e pagare le imposte dovute. Un commercialista esperto può aiutarti in questa fase per evitare problemi fiscali;
- Norme di sicurezza e igiene: assicurati che la tua struttura soddisfi tutte le norme di sicurezza e igiene previste dalla legge. Potresti dover apportare modifiche o miglioramenti alla tua struttura per ottenere l’approvazione;
- Assicurazione: acquista una polizza assicurativa adeguata per coprire eventuali danni o incidenti che possono verificarsi nella tua struttura. L’assicurazione è fondamentale per proteggere te stesso e i tuoi ospiti da potenziali responsabilità;
- Promozione e pubblicità: crea un sito web professionale per promuovere il tuo B&B. Utilizza piattaforme di prenotazione online per raggiungere un pubblico più ampio e aumentare la visibilità;
- Marketing: sviluppa una strategia di marketing efficace per attirare clienti. Utilizza i social media, la pubblicità online e le recensioni positive per promuovere la tua attività;
- Prenotazioni e accoglienza: tieni traccia delle prenotazioni e organizza un sistema di accoglienza professionale per i tuoi ospiti;
- Pulizia e manutenzione: assicurati che la tua struttura sia sempre pulita e ben mantenuta. Un ambiente pulito e curato è fondamentale per il successo del tuo B&B;
- Rispetto delle normative locali: continua a monitorare e rispettare tutte le leggi e i regolamenti locali relativi all’ospitalità e alle attività commerciali;
Costi Stimati
I costi associati all’apertura di un B&B possono variare notevolmente a seconda della dimensione della struttura e della regione in cui ti trovi. Alcuni dei principali costi da considerare includono:
- Acquisto o affitto dell’immobile;
- Ristrutturazioni e miglioramenti strutturali;
- Tasse e oneri amministrativi;
- Assicurazione:
- Arredamento e dotazioni:
- Marketing e pubblicità;
- Personale, se necessario;
- Spese di manutenzione e pulizia
È fondamentale effettuare una stima accurata dei costi e creare un piano finanziario solido prima di avviare il tuo B&B. Consulta un commercialista o un consulente finanziario per aiutarti a pianificare in modo appropriato.
Aprire un B&B con Partita IVA richiede un impegno considerevole in termini di tempo e risorse. Seguendo attentamente i passi sopra descritti e ottenendo l’assistenza di professionisti qualificati quando necessario, puoi aumentare le tue probabilità di successo in questa affascinante attività di ospitalità.
Ma contrariamente a quanto potreste pensare, aprire una Partita IVA non comporta necessariamente costi iniziali significativi. Gli unici costi diretti sono quelli associati alla connessione Internet, utilizzata per l’invio telematico del modello AA9/12. Tuttavia, è importante tenere presente che vi sono costi di gestione e, naturalmente, dopo l’apertura della Partita IVA, si dovranno sostenere spese per tasse e contributi previdenziali presso l’INPS.
Questi obblighi fiscali devono essere gestiti con attenzione e pianificati adeguatamente in collaborazione con il vostro consulente fiscale, in modo da programmare i pagamenti in modo tempestivo. In generale, il costo del servizio di un commercialista nella fase di apertura è spesso contenuto o addirittura nullo, poiché potrebbe offrire una tariffa fissa per l’apertura e la gestione annuale dell’attività.
L’importo della tariffa annuale varierà in base alla complessità delle operazioni e alle esigenze specifiche dell’attività. Fattori come il regime fiscale scelto, il volume d’affari, la presenza di transazioni internazionali o regimi speciali dell’IVA possono influenzare il lavoro del professionista e, di conseguenza, l’onorario annuale che verrà concordato. Quindi, l’importo da pagare a un commercialista sarà direttamente correlato alle caratteristiche e alle esigenze specifiche del vostro business.
Differenza tra B&B e locazione turistica
L’operatività di un Bed & Breakfast (B&B) va distinta con chiarezza dalle locazioni turistiche. Nel caso della Locazione Turistica, si tratta semplicemente di concedere in affitto un immobile, senza fornire servizi ricettivi. D’altra parte, la gestione di un Bed and Breakfast rientra nel settore ricettivo e consente di offrire ai clienti una serie di servizi supplementari, tipici delle strutture alberghiere.
Ecco un elenco dei servizi aggiuntivi che un B&B può mettere a disposizione:
- Servizio di pulizia prima e dopo il soggiorno dell’ospite.
- Cambio periodico della biancheria.
- Assegnazione di posti spiaggia o lettini.
- Servizio di trasporto dall’aeroporto alla struttura.
- Organizzazione di tour eno-gastronomici, escursioni turistiche e altre attività.
- Servizio di prima colazione.
Quando il proprietario dell’immobile non si limita alla mera locazione, ma offre tali servizi aggiuntivi elencati sopra, si configura l’attività come un autentico Bed and Breakfast.
Differenza tra B&B e affittacamere
Diversamente dai Bed & Breakfast (B&B), gli affittacamere rappresentano un’altra tipologia di strutture ricettive. Gli affittacamere sono costituiti da camere situate in appartamenti arredati all’interno dello stesso edificio, dove vengono offerti servizi di alloggio e altri servizi aggiuntivi tipici delle strutture alberghiere, ma a differenza dei B&B, non offrono il servizio di colazione.
La principale distinzione tra queste due forme di alloggio extralberghiero risiede proprio nella mancanza del servizio di colazione presso gli affittacamere.
Tassazione Bed & Breakfast imprenditoriale
Se stai pensando di svolgere un’attività in forma individuale e desideri che questa venga considerata come reddito d’impresa, devi tener conto di alcune condizioni:
- Professionalità abituale: l’attività deve essere svolta in modo stabile e continuativo, anche se stagionale, come previsto dall’articolo 55, comma 1 del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi).
- Organizzazione aziendale: devi avere una struttura organizzativa adeguata a configurare un’azienda, come richiesto dall’articolo 55, comma 1 e comma 2, lettera a) del TUIR. Questo è particolarmente importante perché il servizio di alloggio non rientra tra le attività previste dall’articolo 2195 del Codice Civile, e quindi richiede un’organizzazione imprenditoriale per essere considerato reddito d’impresa.
Secondo una risposta fornita dall’Agenzia delle Entrate (n. 278/2020), l’organizzazione imprenditoriale è considerata presente quando, oltre alla fornitura di alloggio, vengono offerti servizi accessori come pulizia, cambio della biancheria, lavaggio e stiratura degli indumenti, somministrazione di pasti, noleggio di auto o altri mezzi, servizi di guide turistiche e servizi correlati.
Il reddito derivante da questa attività sarà soggetto a tassazione come reddito d’impresa e dovrà essere dichiarato nei quadri RG (per la contabilità semplificata) o RF (per la contabilità ordinaria) della dichiarazione dei redditi. Se scegli invece il regime forfettario, il reddito sarà dichiarato nel quadro LM.
Per quanto riguarda il regime fiscale per il bed and breakfast, hai a disposizione le seguenti opzioni:
- Regime forfettario: Questo regime ha un’aliquota fiscale inferiore, ma non permette la deduzione dei costi dell’attività, che sono considerati in modo forfettario;
- Regime semplificato: Questo regime prevede una semplificazione della contabilità, ma potrebbe comportare una tassazione più elevata rispetto al regime forfettario;
Al momento, il regime fiscale più vantaggioso è spesso il regime forfettario grazie alle aliquote fiscali inferiori. Tuttavia, dovresti considerare che in questo regime non è possibile dedurre i costi dell’attività, che vengono valutati forfettariamente.
È fondamentale consultare un professionista esperto che possa aiutarti a determinare quale regime fiscale sia più vantaggioso per la tua situazione specifica. Inoltre, povresti valutare la convenienza di gestire la tua attività tramite una società a responsabilità limitata (Srl) se hai diversi immobili e un volume d’affari significativo (almeno 100.000 euro).
Tassazione B&B in regime forfettario
Il regime forfettario rappresenta attualmente la scelta fiscale più vantaggiosa. Tuttavia, è essenziale rispettare determinati requisiti per poter aderire a questo regime, tra cui il limite di ricavi stabilito.
Con la Legge di Bilancio 2023, sono stati apportati dei cambiamenti ai requisiti del regime forfettario che regolano l’accesso e la permanenza in questo regime agevolato:
- La soglia di ricavi e compensi è stata incrementata da 65.000 euro annui a 85.000 euro annui;
- Se durante l’anno si supera il limite degli 85.000 euro ma si rimane entro 100.000 euro, si continua a beneficiare del regime forfettario.
Tuttavia, una volta superata la soglia di 100.000 euro, l’uscita dal regime forfettario è immediata. In questo regime, il reddito viene calcolato in modo “forfettario” utilizzando dei coefficienti di redditività basati sul codice Ateco scelto per l’attività.
Di seguito una simulazione delle imposte e dei contributi che dovrai versare se opti per il regime forfettario:
Supponiamo che i ricavi della tua attività ammontino a 60.000 euro. I costi nel regime forfettario sono già fissati in base al codice Ateco della tua attività. Per un bed and breakfast, il codice Ateco appropriato è il seguente:
55.20.51 – “Affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, bed and breakfast, residence.”
In questo caso, il reddito soggetto a tassazione sarà il 40% del fatturato, mentre i costi forfettari saranno pari al 60% del fatturato. E’ anche possibile richiedere una riduzione del 35% dei contributi previdenziali da versare all’INPS
- Fatturato: 60.000 €
- Costi forfettari: 60% di 60.000 € = 36.000 €
- Reddito imponibile: 60.000 € – 36.000 € = 24.000 €
- Imposta sostitutiva regime forfettario: 15% di 24.000 € = 3.600 €
- Contributi Inps commercianti: 24% di 24.000 € = 5.760 €
- Contributi Inps commercianti con riduzione del 35%: 5.760 € – 2.016 € = 3.744 €
Tassazione B&B in regime semplificato
L’imprenditore che gestisce un bed and breakfast imprenditoriale con partiva IVA è tenuto a considerare il suo reddito come parte dei redditi d’impresa, soggetto al regime di esenzione dall’IVA. Questa situazione impone l’obbligo di emettere ricevute fiscali e di mantenere registrazioni contabili specifiche. I redditi d’impresa derivano dall’esercizio abituale, anche se non esclusivo, di attività commerciali.
Per quanto riguarda le società, come società per azioni, società in accomandita per azioni, società a responsabilità limitata, società cooperative, società in nome collettivo e società in accomandita semplice, il reddito complessivo è calcolato in base al risultato del conto economico dell’esercizio finanziario, apportando le relative variazioni in aumento o in diminuzione ai sensi del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR).
La deducibilità delle spese relative all’acquisto di beni mobili utilizzati sia per l’attività commerciale che per uso personale o familiare dell’imprenditore è ammessa solo al 50%.
La stessa disposizione considera deducibili al 50% anche i canoni di locazione e le spese relative all’utilizzo di tali beni. Tuttavia, questa deducibilità è concessa solo se il contribuente non dispone di altri immobili destinati esclusivamente all’attività commerciale.
Ecco una proiezione delle imposte e dei contributi che dovrai versare nel caso in cui optassi per il regime semplificato. Per semplificare, supponiamo che i tuoi ricavi aziendali ammontino a 60.000 euro, come nell’esempio precedente, e che i costi siano pari a 36.000 euro.
- Fatturato: 60.000 €
- Costi deducibili: 36.000 €
- Reddito imponibile: 60.000 € – 36.000 € = 24.000 €
- Imposta sul reddito IRPEF: € = 5.700 €
- Contributi Inps commercianti: 24% di 24.000 € = 5.760 €
Quando considerare l’apertura di una SRL per la gestione di un B&B?
La SRL potrebbe essere una scelta vantaggiosa se hai un volume di fatturato significativo. A differenza della gestione tramite una ditta individuale, l’apertura di una SRL offre alcuni vantaggi:
- Riduzione delle tasse: La SRL può consentire una pianificazione fiscale più efficiente, con un potenziale riduzione dell’onere fiscale complessivo.
- Protezione del patrimonio: La SRL separa il tuo patrimonio personale da quello aziendale, offrendo una maggiore protezione in caso di problemi finanziari o legali.
Tuttavia, ci sono anche alcuni svantaggi nella gestione di un B&B tramite una SRL , tra cui:
- Costi di contabilità elevati: La Srl richiede una tenuta contabile più rigorosa, il che può comportare costi più elevati.
- Difficoltà di prelievo dei fondi: Prelevare denaro dalla Società può essere più complicato rispetto a una ditta individuale. Gli utili prelevati dalla Società possono essere soggetti a un’imposta sostitutiva del 26%.
Esistono alternative meno onerose per il prelievo dei fondi dalla Società, come:
- Prevedere un compenso per l’amministratore.
- Richiedere rimborsi spese da parte dell’amministratore.
- Concludere un contratto di locazione dell’immobile tra il socio e la Società.
Il bed and breakfast (B&B) rappresenta un’attività in costante evoluzione, e la sua regolamentazione si basa principalmente su normative regionali che richiederanno un’attenta analisi.
Inoltre, per quanto riguarda la tassazione, esistono tre opzioni principali a seconda del tuo approccio lavorativo:
- Reddito Diverso: Potresti essere soggetto a una tassazione basata sul reddito diverso.
- Regime Forfettario: Altrimenti, potresti optare per il regime forfettario.
- Reddito di impresa ordinario: Optando per il regime ordinario semplificato oppure per una SRL
La scelta dipenderà dalla tua strategia operativa, dalle prospettive di crescita, la propensione al rischio e la volontà di crescita.
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