Il successo di un annuncio pubblicato attraverso il portale Airbnb può dipendere da numerosi fattori, alcuni dei quali spesso sottovalutati e completamente trascurati, altri più evidenti. È comunque logico, nonché addirittura scontato, che godere di maggior visibilità e notorietà non può che incidere positivamente sugli affari legati all’occupazione della struttura ricettiva.
Per incrementare il numero di prenotazioni, nel 2020 in cui tutti utilizzano Facebook, Twitter, Instagram, Pinterest e chi più ne ha più ne metta, è fondamentale sfruttare i questi strumenti. Pubblicizzare un annuncio tramite Facebook, oppure creare un apposito account della struttura ricettiva o ancora, semplicemente, della casa vacanze su Instagram, offre l’opportunità, a proprietario ed ospiti, di condividere foto, informazioni e, in particolare, esperienze: il tutto allo scopo di aumentare la popolarità e l’interesse tra i visitatori.
In questa breve guida cercheremo di capire come sfruttare le potenzialità dei social media e approcciarsi ad un mondo, dai più già conosciuto per altre finalità, che potrebbe però rilevarsi un arma vincente per il successo di un’attività di accoglienza.
Indice:
Gli elementi che fanno la differenza
Esistono aspetti che sono da sempre imprescindibili quando si desidera pubblicare un annuncio su piattaforme di intermediazione immobiliare come, ad esempio, Airbnb. A maggior ragione, gli stessi aspetti che andremo ad analizzare di seguito, risultano fondamentali se intendiamo appoggiarci ai canali social per la promozione della nostra casa vacanze. Lo scopo finale è uno solo: attirare l’attenzione di più persone possibili, incrementando così la notorietà dell’esperienza offerta. In linea di massima gli elementi su cui focalizzarsi sono:
- scelta di un nome che sappia promuovere il proprio spazio in modo accattivante ed intelligente;
- realizzare foto originali e di alta qualità che riescano ad incuriosire e ispirare i potenziali ospiti;
- creare partnership con influencer, blogger o comunque personaggi attivi online e conosciuti a livello locale, offrendo soggiorni gratuiti o scontati in cambio della loro collaborazione al fine di promuovere la struttura;
- aumentare la social community online.
Come trovare il nome adatto
La scelta del nome del proprio spazio è forse uno degli aspetti più sottovalutati dagli host. Al contrario, rappresenta il primo passo per la promozione della propria casa vacanze, soprattutto se intendiamo sfruttare i social media. Perché l’annuncio attiri l’attenzione, è necessario creare un nome diretto e originale che colpisca immediatamente l’utente ma, al contempo, sia molto semplice da ricordare. Solo dopo aver dato sfogo a fantasia ed ingegno ottenendo una definizione accattivante, sarà possibile creare, ad esempio, un account Instagram che, con tutta probabilità, non passerà inosservato.
Ma come fare per trovare il nome giusto?
Una regola di base non esiste e, a volte, basta solo un po’ d’immaginazione o la giusta intuizione, tuttavia ci sono una serie di domande da porsi la cui risposta potrebbe condurre alla giusta soluzione.
Il primo quesito riguarda la tipologia della struttura ricettiva. È opportuno estrapolare la caratteristica peculiare dell’alloggio che, con tutta probabilità, rappresenta anche l’elemento distintivo rispetto ad altri annunci concorrenti presenti nella stessa zona. Se la casa vacanze è situata a ridosso della spiaggia o di una famosa attrazione, gode di un panorama unico, offre un’originale struttura architettonica, oppure mette e disposizione spazi e servizi molto specifici, si dovrà avere l’abilità di legare il nome a tali unicità.
Non è raro, per fare un altro esempio, che un appartamento possa essere contraddistinto da un arredamento dallo stile alquanto suggestivo che segue un preciso tema: sarà facile trovare lo spunto per arrivare ad un nome indimenticabile.
La struttura ha profondi legami con il territorio per la vicinanza a luoghi famosi o di una certa valenza dal punto di vista naturalistico?
La casa vacanze potrebbe trovarsi nei pressi di un fiume, un lago, un noto complesso montuoso, nonché al confine di un parco nazionale o di una zona archeologica. Importante non trascurare nemmeno l’ubicazione in paesi o città con alle spalle rilevanti significati storici, religiosi o culturali, oppure in località che hanno dato i natali a personaggi di alto profilo. Tutti elementi preziosi che rappresentano una fonte di ispirazione per trovare un nome unico e in grado di incuriosire.
Un ulteriore consiglio è guardarsi attorno e cercare tra gli altri annunci disponibili sui social media qualche idea interessante.
A tal proposito voglio affrontare un discorso molto incentrato sul marketing che potrebbe, però essere molto utile relativamente a questo aspetto, ovvero il cosiddetto “Visual Hammer”. Se ti stai chiedendo di cosa stia parlando, o se stai cercando di tradurlo per capire di che cosa si tratti sei un po’ fuori strada. Il termine “Visual Hammer” è stato coniato qualche anno fa da Laura Ries, figlia del celebre Al Ries, autore di celebri libri su marketing e posizionamento, come “Focus“, “Le 22 immutabili leggi del marketing“, e “Il posizionamento. La battaglia per le vostre menti“.
Per farti capire cosa sia un Visual Hammer e portarti a comprendere quanto sia importante e quanto possa fare la differenza a livello di marketing parto col farti subito un esempio. Quando vedi queste immagini…
Sai a cosa si riferiscono e a quale brand facciano riferimento?
Credo che non ci siano problemi a capire che stiamo parlando di Coca Cola, KFC e Mercedes. Questi sono dei visual hammer, ovvero delle immagini così forti da fissare un concetto verbale preciso nella mente delle persone che li vedono. Concetto che rappresenta il nome e la caratteristica peculiare del brand (la Mercedes come casa automobilistica che produce auto di lusso, KFC come il re del pollo fritto, Coca Cola la bevanda più famosa al mondo), concetto che senza questa rappresentazione grafica avrebbe avuto molte meno probabilità di imprimersi in modo così forte nella mente dei consumatori.
Perchè le immagini sono più immediate, rispetto alle parole, perchè viviamo in un mondo in cui quello che si vede, le rappresentazioni grafiche, le foto, dominano anche sulle parole. Un brand, si rafforza maggiormente quando riesce, con un potente visual hammer, ad esprimere il proprio concetto sfruttando la forza emotiva delle immagini che spesso (anzi praticamente sempre) vengono ricordate maggiormente rispetto ai nomi propri e alle parole…
Attenzione a non fare confusione tra visual hammer e logo: spesso sono sovrapponibili ma in molti casi, una cosa è il visual hammer, ovvero quell’immagine che ti riporta alla mente il prodotto e la sua caratteristica peculiare, l’altra cosa è il logo. Faccio l’esempio di GEOX per farti capire meglio il concetto:
Nel caso di Geox, il famoso visual hammer, ovvero l’immagine che riporta subito alla mente il prodotto, è la famosa scarpa che respira, mentre il logo è, molto semplicemente, la scritta bianca su sfondo nero. Capite bene l’importanza e la forza di un visual hammer, rispetto al semplice logo.
Perchè vi ho fatto questo discorso?
E’ molto semplice, perchè nell’ottica del posizionamento e della scelta di un nome, di un logo o di un visual hammer, che può imprimere nella mente dei visitatori un concetto, voglio farvi arrivare a capire quanto siano importanti questi aspetti e come applicarli ad una piccola struttura ricettiva e, successivamente, far si che questi fattori diventino un cavallo di battaglia per la promozione della struttura sui social media.
Partendo dal concetto di posizionamento, cercando di essere sintetici perchè per parlare di questo non basterebbe un intero articolo (Al Ries ci ha scritto giusto qualche libro al riguardo), è fondamentale scegliere un target a cui voler rivolgere la propria offerta. Non pensare di essere per tutti, perchè il “per tutti…” non paga. E’ fondamentale scegliere un target di ospite e focalizzare il tuo business e il tuo marketing in quella direzione.
Se ad esempio, scegli come target preferito le famiglie con bambini piccoli al seguito, dovrai diventare la struttura di riferimento, nella tua città, per tutti gli ospiti del tuo target, e lo dovrai fare, in primo luogo, offrendo tutti i comfort e regalando un’esperienza decisamente superiore alla media rispetto alla concorrenza, ai tuoi ospiti, adattando la struttura per la miglior accoglienza possibile ai genitori con al seguito i bimbi piccoli.
Va da se, che il nome che potrai scegliere per la tua casa vacanze, dovrebbe ricalcare la scelta della tipologia di esperienza che sarai in grado di offrire ai tuoi ospiti: nella fattispecie, famiglie con bambini. Se sarai in grado di far vivere un esperienza sontuosa alle famiglie con uno o più figli al seguito, potresti chiamare la tua casa vacanze, ad esempio, “Baby boom“, oppure “Baby lusso” o, ancora “Il regno dei piccoli“… Insomma, una denominazione che richiami quello che la struttura può offrire, e che attiri subito l’attenzione di chi cerca e si trova in quella situazione specifica.
Se a questo aggiungiamo anche un Visual Hammer, in modo che con una immagine si riesca a rendere l’idea di quel che si può trovare, si correrà anche il rischio, che a livello locale, tale immagine possa venir ricordata e associata alla vostra struttura ricettiva, rendendo molto più semplice una sua identificazione, specie per il target di clientela a cui ci si rivolge.
Un esempio per farti capire cosa intendo è la figura a sinistra che rappresenta la faccia di un bambino con la corona da re. Questo potrebbe rappresentare una sintesi di cosa potresti offrire ai genitori con bimbi, ovvero che questi ultimi verrebbero trattati come dei re, con tutti i comfort e le facilitazioni per far vivere un esperienza positiva a loro e rilassante ai genitori.
Concludendo questo paragrafo che poteva apparire come un aspetto poco importante, voglio sottolineare ancora una volta come la scelta del target, il posizionamento per quel target di riferimento, la scelta di un nome e di un logo o di un visual hammer, possano davvero fare la differenza tra il successo e l’insuccesso delle campagne marketing sui social media per una piccola struttura ricettiva o una casa vacanze.
Le foto sono il principale biglietto da visita
Chi ha già una certa esperienza nel pubblicare annunci su Airbnb, sa bene come le fotografie della struttura siano fondamentali per il successo dell’attività. Non esiste errore più grave che postare foto di qualità scadente, poco significative e prive di personalità. Dopo il nome, le immagini rappresentano il primo aspetto che un visitatore osserva e dovrebbero essere fonte di ispirazione, e non certo motivo di chiudere la pagina e guardare altrove. Inutile creare un alias accattivante sui social media se poi è accompagnato da fotografie di scarsa qualità: aspetto che dimostra approssimazione, poca attenzione e passione da parte dell’host.
Le foto non possono prescindere da questi tre elementi:
- elevata risoluzione: è impensabile avere successo se le fotografie sono sgranate o sfocate. Immagini o video di adeguata risoluzione e nitidezza mettono in luce i dettagli e consentono al potenziale ospite di avere un’idea molto precisa di ciò che lo attende;
- armonia: mantenere un filo logico e una certa uniformità, nonché un impeccabile gusto estetico;
- autenticità: le immagini devono rispecchiare il più possibile la struttura sia all’esterno che all’interno. L’ospite deve avere la sensazione di osservare un ambiente vero, originale e non di guardare foto che sembrano ritoccate come una cartolina da souvenir.
Giusto per ricapitolare, le immagini devono, da una parte essere di qualità impeccabile ed evidenziare i punti di forza dell’alloggio e ciò che lo rende speciale, ma dall’altra mostrare autenticità e naturalezza. Mai dimenticare che lo scopo di sfruttare un canale social non è la sola pubblicità dello spazio, bensì la condivisione dell’esperienza che l’ospite potrà vivere attraverso il soggiorno.
Quindi è opportuno inserire anche immagini del paesaggio circostante, delle principali attrazioni e delle attività svolte in zona. Non tutti hanno l’innata capacità di scattare fotografie che sanno cogliere il meglio dal soggetto, perciò nulla vieta di rivolgersi ad un professionista: avrà anche un’attrezzatura senza dubbio migliore dello smartphone che, solitamente, è utilizzato dall’host per scattare le foto.
A tal proposito è fondamentale non aver paura di fare un investimento iniziale per un servizio fotografico di un professionista, perchè sono talmente importanti le foto che, già da sole, possono far la differenza tra una casa vacanze sempre occupata ed una sempre vuota. Un professionista saprà trovare l’angolo giusto da cui scattare la foto, la giusta luce e la corretta esposizione che consentirà al visitatore di restare ammaliato da quel che sta vedendo e, sicuramente più propenso a chiedere informazioni. Il tutto non mettendo foto finte, ritoccate, abbellite che non rispecchino comunque la realtà.
Fare i furbi sulle foto significa, nel 90% dei casi, beccarsi una recensione negativa!
Avviare partnership con collaboratori locali
Uno dei metodi migliori per attirare l’attenzione e generare traffico sul proprio account o profilo social, è trovare collaboratori a livello locale. Ci riferiamo a influencer, blogger, fotografi e videomaker professionisti, ovvero tutte quelle persone con le quali si potrebbero instaurare partnership interessanti, con la finalità di creare e condividere contenuti legati alla zona e alla struttura ricettiva.
I collaboratori metteranno a disposizione, sulle proprie pagine web, link e post riguardanti lo spazio affittato e magari raccontando la propria esperienza personale di soggiorno in uno specifico articolo. Non c’è pubblicità migliore di una recensione positiva fatta da un influencer o blogger seguito da migliaia di follower. Si può considerare un rapporto basato sul libero scambio di servizi: da una parte l’host offre l’alloggio a prezzo scontato o gratuito e in cambio ottiene contenuti da pubblicare o pubblicati direttamente dai partner.
E’ importante cercare influencer e blogger che siano adatti allo scopo e che sappiano approcciarsi nel giusto modo. Si dovrà adottare un comportamento chiaro sin da subito per chiedere ciò che si desidera ottenere dall’eventuale partnership e cosa si offre in cambio. Quindi servirà delineare con una certa precisione le proprie aspettative, creando così un accordo che risulti fruttuoso e proficuo per entrambe le parti.
Anche se spesso non ci si vincola con un contratto scritto, è buona norma stabilire con accuratezza i dettagli che riguardano le date di soggiorno e consegna dei contenuti, i diritti su immagini e video, la tipologia dei file, il numero di fotografie e via discorrendo. Una collaborazione basata su chiarezza e trasparenza porterà vantaggi al proprietario della struttura e ai suoi collaboratori, ma anche al partner
Far crescere il numero di followers online
Stabilito un nome accattivante e creato un adeguato database con immagini di alta qualità, non rimane che incrementare la notorietà sui social. Far crescere il numero di followers e creare una folta community online non è certo semplice e necessita di impegno e arguzia. Per raggiungere tale obiettivo ecco due buoni suggerimenti:
- diventare ambasciatore online della propria zona: in rete esistono moltissimi gruppi che trattano argomenti inerenti la località dov’è ubicata la struttura ricettiva o, comunque, nelle vicinanze. Iscriversi ai suddetti gruppi e diventarne un membro attivo offre l’opportunità di interagire con un elevato numero di utenti. Seguendo i forum si può cogliere l’occasione di rispondere ad una domanda per inserire, con la dovuta delicatezza, un invito di soggiorno o solo di visita al proprio profilo. Ad esempio, se si possiede un alloggio presso una località sciistica, risulterà alquanto utile partecipare a gruppi online di abituali frequentatori delle piste di zona per trovare potenziali clienti che prima, probabilmente, diventeranno followers;
- collaborare con aziende: pensare fuori dagli schemi creando particolari iniziative consente di incrementare il numero dei followers. Non costa nulla contattare le aziende della zona per proporre collaborazioni e promozioni trasversali al fine di incrementare le visualizzazioni e il traffico verso la propria pagina;
- sfruttare Facebook Ads e Google Ads: inserire delle inserzioni a pagamento su Facebook o posizionarsi sul più famoso motore di ricerca mondiale tra i risultati di ricerca è una strategia che, da sempre, porta risultati. Essere in grado di sfruttare questi canali potrebbe davvero far la differenza, così come raccogliere le email di ospiti e potenziali ospiti per inviare offerte o, semplicemente, metterli al corrente delle novità della struttura o, anche e solamente di quel che succede in zona. A tal proposito ti consiglio di visitare la pagina: https://www.bedandbreakfastdisuccesso.it/corso/ per poter sfruttare al meglio le potenzialità di questi strumenti in modo autonomo e vincente;
Vi devo anche dare un consiglio su cosa non fare se avete un profilo social della vostra struttura ricettiva. La maggior parte dei commercianti, host, albergatori, quando aprono la propria pagina Facebook, per prima cosa invitano i loro amici a mettere il “mi piace”, alla pagina appena creata… Non fatelo, è totalmente inutile e, addirittura dannoso, perchè le informazioni, i post, gli articoli e le promozioni che inserirete al suo interno senza sponsorizzarle, per una politica di Facebook verranno visualizzate solo ad una piccola percentuale dei followers della pagina. Va da se che se tra i “mi piace” sono presenti: amici, parenti, conoscenti o persone che mai prenoteranno un soggiorno da voi, potrebbero essere proprio loro a visualizzare i post che inserirete e non chi potrebbe realmente essere interessato ed eventualmente prenotare.
La sincerità è sempre un’arma vincente
Basta immedesimarsi in un ospite per comprendere come, in generale, i comportamenti tipici dell’autopromozione non siano molto graditi. Un’interazione basata sull’autenticità e la sincerità è sempre la soluzione migliore per ottenere soddisfacenti risultati e non creare false aspettative. Risulta controproducente lasciare i medesimi commenti su ogni post pubblicato dai propri collaboratori, o inviare un numero eccessivo di messaggi ai followers. Gli utenti online percepiscono questa insistenza come un aggressivo tentativo di vendita, ottenendo il loro allontanamento anziché le agognate prenotazioni.
Far crescere il numero dei “mi piace” o dei “followers” non è un obiettivo che si raggiunge dall’oggi al domani, è richiesta pazienza e l’applicazione di una giusta strategia che porterà i suoi risultati col tempo. Oltre all’immancabile sincerità che sarà sempre apprezzata, un buon consiglio è quello di non esagerare con gli hashtag includendone non più di 5 per post per evitare di risultare stucchevoli.
In nessun caso l’esagerazione paga: inizialmente si potranno anche ottenere maggiori visualizzazioni, tuttavia, alla lunga, un approccio più delicato e meno invasivo permetterà di sviluppare una solida community social, aumentare la propria notorietà e, di conseguenza, il numero di prenotazioni.
Maria Teresa dice
Molto interessanti e utili le informazioni