Apertura di un B&B familiare: quali sono le regole da seguire?

Il B&B è una soluzione privilegiata da molte persone per i vantaggi economici che offre rispetto a qualunque struttura alberghiera e per l’accoglienza familiare che riserva agli ospiti, permettendo anche la conoscenza degli stili, delle tradizioni e dei prodotti tipici di una certa zona.

Investire nell’apertura di un B&B risulta quindi un’ottima scelta. Vediamo quali sono le regole che ne disciplinano l’apertura e il funzionamento.

Il Bed & Breakfast familiare

Il B&B familiare è una struttura ricettiva destinata ad offrire alloggio e prima colazione e gestita esclusivamente dai componenti della famiglia (pur potendo partecipare occasionalmente anche persone terze).

Si tratta di un’attività economica non imprenditoriale e quindi svolta saltuariamente con un periodo di riposo annuo di almeno 3 mesi anche non continuativi.

Per aprire un B&B familiare è necessario innanzitutto disporre di una casa molto grande che accanto alle camere di una normale abitazione, abbia ulteriori camere da destinare al servizio di alloggio e colazione per offrire ospitalità a un numero limitato di persone che si trovino per qualunque motivo (un concorso, una vacanza, una piccola sosta) in una data località.

Apertura di un B&B familiare

Per aprire un B&B familiare, è necessario innanzitutto procedere alla Segnalazione certificata di inizio attività (cosiddetta SCIA): questa dichiarazione è possibile sia scaricando la modulistica sul sito Internet, sia recandosi presso lo Sportello Unico Attività Produttive (SUAP) del Comune.

Alla SCIA vanno allegati i documenti previsti dalle singole leggi regionali (es. la planimetria dell’abitazione e il contratto di proprietà dell’immobile). È inoltre necessario procedere al versamento di una somma per le spese di segreteria e imposte.

Si dovrà poi comunicare all’Ufficio Provinciale competente entro il 1° ottobre di ogni anno i prezzi minimi e massimi e il periodo di apertura della struttura con validità dal 1° gennaio dell’anno successivo (per le zone montane a partire dal 1° dicembre dello stesso anno), la cosiddetta Comunicazione dell’attrezzatura e dei prezzi.

Dopo la presentazione della documentazione la struttura ricettiva può immediatamente iniziare a funzionare.

L’attività di B&B potrebbe essere svolta oltre che in una comune abitazione, anche in luoghi diversi quali castelli, dimore storiche e perfino all’interno di un condominio, salvo che l’apertura del B&B non sia espressamente escluso dal regolamento condominiale.

Regole per l’apertura di un B&B familiare

Per aprire un B&B familiare sono necessari ulteriori elementi oltre alla documentazione prevista:

• i familiari che gestiscono la struttura devono possedere particolari requisiti morali;

• periodi minimi di apertura della struttura e il periodo massimo di permanenza dei turisti nella struttura (es. 30 giorni);

• Rispetto delle misure per garantire la massima igiene dei luoghi: la pulizia dei locali deve avvenire quotidianamente, mentre il cambio della biancheria deve avvenire circa due volte a settimana e, obbligatoriamente, ad ogni cambio di ospite;

• Rispetto delle misure per garantire la sicurezza degli impianti elettrici, del gas e di riscaldamento;

• è previsto un numero minimo e una grandezza minima delle camere da letto (dalle 3 alle 6 camere e posti letto da un minimo di 6 a un massimo di 20 che devono essere di almeno 8 mq per la camera singola e almeno 14 mq per la camera doppia). Inoltre, ci deve essere la presenza degli arredi di base (armadi per i vestiti, letti, comodini, lampade e sedie) e le camere da letto devono essere autonome una dall’altra;

• i bagni devono avere almeno l’attrezzatura minima necessaria (water, lavandino, specchio, vasca da bagno o doccia, prese di corrente);

• generalmente, è anche richiesto che il titolare del B&B abbia la residenza o il domicilio presso la struttura ricettiva o nelle immediate vicinanze. In ogni caso è necessario che questi sia sempre reperibile;

• tutti i cibi e le bevande fornite devono essere preconfezionati senza possibilità di alterazione o manipolazione (salvo il riscaldamento dei prodotti serviti o il possesso di attestati che permettano di servire cibi preparati all’interno della struttura);

• i prezzi devono essere esposti all’interno del B&B e comunicati all’ufficio competente della Regione;

• i B&B sono poi tenuti a registrare e comunicare le generalità dei soggetti che alloggiano presso la loro struttura;

Ci sono inoltre degli adempimenti anche dal punto di vista fiscale:

• la gestione di un B&B familiare non necessita dell’apertura della partita IVA né dell’iscrizione nel registro delle imprese;

• i redditi percepiti dall’attività del B&B vanno dichiarati a fini IRPEF nella categoria redditi diversi;

• I B&B sono tenuti poi al pagamento di un canone speciale per l’abbonamento RAI e per i diritti SIAE in presenza di determinate condizioni. In pratica la detenzione di apparecchi televisivi in luoghi pubblici o aperti al pubblico, utilizzati a fini di lucro diretto o indiretto, obbliga il titolare della struttura ricettiva al pagamento di un canone speciale parametrato al numero di televisori posseduti. Il canone speciale non esime dal pagamento di quello ordinario, nel caso in cui, oltre alle televisioni al servizio dei clienti, si abbia anche una televisione nella parte di abitazione non adibita ad uso di B&B;

• pagamento della tassa sul contratto di affitto turistico di durata inferiore a 30 giorni.

Si rimanda comunque alle singole leggi regionali per la normativa di settore.

                                                                                                            Luisa Panici, AvvocatoFlash

Fonti normative

• Legge 29.03.2001 n. 135 (Riforma della legislazione nazionale del turismo)
• Art. 67 comma1 lettera i) Tuir
• Art. 2 R.D.L. n. 246/1938
• Art. 2 comma 2 L.R. 78/2000
• Art. 19, legge 241/1990
• d.P.R. 445/2000
• Art. 11 R.D. n. 773/1931 (t.u.l.p.s.)
• Art. 4 D. L. n. 50/2017

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